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25 anni del Mondiale Superbike: le premiazioni ad Assen

Thursday, 26 April 2012 11:20 GMT
25 anni del Mondiale Superbike: le premiazioni ad Assen

Domenica 22 aprile al TT Circuit Van Drenthe di Assen, giusto a pochi minuti dalla partenza di gara 1, due leggende della categoria hanno fatto il loro ingresso nella "SBK Hall of Fame" nell'ambito delle celebrazioni per il 25esimo anniversario del Mondiale Superbike. Premiati dal SBK Director Paolo Ciabatti, sono stati insigniti della prestigiosa e ambita medaglia Neil Hodgson e Simon Crafar, tuttora parti integranti del circus Superbike con differenti ruoli da addetti ai lavori.


Per Neil Hodgson la scelta di Assen non è stata casuale. Proprio sul tracciato olandese nel 2003 si era laureato, con 5 gare d'anticipo, Campione del Mondo ai comandi della 999 F03 ufficiale del team Ducati Fila. Il nativo di Burnley, secondo pilota britannico a conquistare la corona iridata dopo Carl Fogarty, ha preso parte al WSBK dalla seconda metà degli anni '90 al 2003 vantando complessivamente 147 presenze, 41 podi, 16 poles e altrettante vittorie. Ingaggiato, da talento emergente, nel 1996 dal team ufficiale Ducati come "spalla" proprio di Fogarty, dopo una non felice parentesi con Kawasaki si è rilanciato in madrepatria affrontando il Campionato British Superbike con Ducati GSE Racing: 1999 di "rodaggio", 2000 per laurearsi Campione conquistando anche la vittoria da wild card nei round mondiali di Donington Park e Brands Hatch. Con queste credenziali nel 2001 Hodgson è tornato, sempre con GSE Racing, nel World Superbike, risultando di gran lunga il miglior pilota privato/satellite Ducati. In due anni 16 podi (comprensivi di una vittoria a Donington Park nel 2001) e il 3° posto in classifica nel 2002 (primo inseguitore di Edwards e Bayliss) gli sono valsi la chiamata dal team ufficiale Ducati Fila per il 2003, un'opportunità sfruttata nel migliore dei modi con la conquista del Titolo Mondiale, il primo per la nuova 999.


Da #1 Hodgson ha lasciato il WSBK per nuove sfide nel motociclismo, tentando Oltreoceano di inseguire il "grande slam" nel panorama Superbike (titolo mondiale, britannico e americano), ma un brutto infortunio alla spalla sinistra lo ha costretto al ritiro nell'aprile 2010. Appeso il casco al chiodo, Neil è rimasto legato a questo ambiente, oggi come punta di diamante tra gli opinionisti di British Eurosport al seguito del Mondiale Superbike.


Se Hodgson si è dimostrato, in questo nuovo ruolo, un campione anche davanti ai microfoni, Simon Crafar ha messo a disposizione la propria esperienza al servizio della European Junior Cup, "coach" di riferimento per i giovani talenti under-19 del monomarca che affianca nei principali round europei il WSBK. Presente sin dagli albori della categoria (due "wild card" nel 1989 a Sugo e Manfeild, tracciato di casa), il pilota neozelandese nel quadriennio '94-97 con Honda e Kawasaki ufficiali ha conquistato 10 podi ed 1 pole position, ritrovandosi al 5° posto nella classifica di campionato 1994 (con Honda Rumi) e 1997 (Kawasaki Factory). Proprio con la casa di Akashi nel 2000 a Hockenheim aveva disputato la sua 123esima ed ultima gara in Superbike, dando prova del proprio valore con due piazzamenti in zona a punti. Apprezzato per il proprio talento, esperienza e professionalità, Crafar è tuttora un perfetto ambasciatore per il Mondiale nell'emisfero australe, con lo spirito giusto per rientrare nella "SBK Hall of Fame".